Smettere quando si vince? È un segno di grande classe che rimane per sempre nella storia dello sport. Non è facile, riguarda i migliori, i più grandi, smettere dopo una vittoria clamorosa significa avere un incredibile consapevolezza di sé stessi. Ma anche della carriera che si è appena conclusa. Ecco chi sono i campioni che ci sono riusciti.
Era il 2015 e Flavia Pennetta aveva 33 anni, la stagione era già un capolavoro, ma in pochi si aspettavano che fosse la sua ultima. Perché la tennista brindisina era in gran forma, giocava bene ed era molto sicura di sé. E infatti il suo primo titolo del Grande Slam negli Stati Uniti era stato anticipato da un altro clamoroso trionfo. Il Master 1000 di Indian Wells in primavera aveva fatto presagire qualcosa di grande per la stagione, ma nessuno si aspettava il successo di fine anno. E men che meno nessuno si aspettava quanto accaduto subito dopo la vittoria. Con il microfono in mano per i ringraziamenti di rito, come si fa nel tennis dopo aver alzato il trofeo e preso l’assegno, la tennista ha annunciato il ritiro.
Il pubblico ha urlato, poi ha applaudito e si è commosso, confuso e incredulo. Flavia Pennetta è stata una delle tenniste più amate del circuito. La sua storia con Carlos Moya, uno dei tennisti più belli che abbia calcato un campo da tennis. Il doppio vincente con Gisele Dulko, con cui ha vinto l’Australian Open. Le tante intemperanze in campo contro gli arbitri che facevano ricordare gli show di John McEnroe. Ha dato tanto Flavia al tennis e tanto ha ricevuto. Ora aspettiamo solo che la Hall of Fame le dia il benvenuto. Sarebbe più che meritato.
In tanti sport, tanti esempi
Flavia Pennetta si ritira dal tennis dopo una clamorosa vittoria. Quanti campioni sono riusciti in questa impresa? Ritirarsi quando si è al top è un sogno di molto professionisti e campioni, ma c’è sempre un ostacolo. Se sono in forma e vinco perché mi devo ritirare? Forse lo può spiegare Bjorn Borg che a 27 anni ha detto basta quando era il numero 1 indiscusso del tennis mondiale. Ma potrebbero farlo anche questi altri grandi campioni.
Nico Rosberg, pilota di Formula 1, figlio di Keke, cioè del vincitore del campionato del mondo 1982, con motore aspirato in mezzo a tante macchine che usavano il turbo. Un vero mito. Come il padre, anche il figlio è stato degno di una grande impresa. Ha vinto il mondiale nel 2016 e subito dopo ha annunciato il ritiro, lasciando la Mercedes con un vuoto da riempire. Avrebbe potuto vincere tanti altri titoli se fosse rimasto. La gloria è invece andata al suo compagno di squadra Hamilton, che ha infilato tanti anni di vittorie mondiali al suo posto.
Flavia Pennetta si ritira dal tennis da vincente, non è la sola
Un’altra tennista ha fatto la stessa scelta della Pennetta ma due anni prima. Marion Bartoli, nel 2013, vince Wimbledon, uno dei tornei più prestigiosi, e poi si ritira. Era il suo primo titolo del Grande Slam. In seguito la Bartoli avrà problemi fisici e alimentari, ma riuscirà a riprendersi e a diventare un’ottima giornalista. Payton Manning, quarterback statunitense, ha annunciato il ritiro dopo aver vinto il Super Bowl numero 50, con in Denver Broncos, nel 2016. Una carriera straordinaria conclusa con una magica vittoria per il quarterback, considerato il migliore della storia dopo Tom Brady.
Nel ciclismo non possiamo dimenticare Miguel Indurain. Il cannibale spagnolo ha annunciato il ritiro dalle gare nel 1995 dopo aver vinto il suo quinto Tour de France consecutivo, record che non è stato più ripetuto nella storia di questo sport. Anche Lennox Lewis, pugile, e Sandy Koufax, campione di baseball, sono riusciti a lasciare dopo vittorie importanti. Tutti hanno dischiarato che si tratta di una grande soddisfazione e di una liberazione. Cominciare una vita nuova, una vita normale, dopo tanti riflettori e titoli di giornale, non è facile. Farlo con una vittoria aiuta. Perché si capisce che quello è stato davvero il momento giusto per smettere e per ricominciare con qualcosa di completamente diverso.