La storia dell’uomo è contraddistinta da tanti momenti fondamentali per la sua evoluzione. Uno di questi, 63 anni fa, ne ha cambiato radicalmente le prospettive.
Senza andare indietro nel tempo a più di 2 milioni di anni fa, quando comparvero i primi essere umani, ci sono date indelebili nella storia dell’evoluzione dell’uomo. Una di queste cade proprio nella giornata di oggi, il 12 aprile. Ecco, prima di andare a scoprire di cosa si tratta è giusto dire che, nel Novecento, è indubbiamente una delle cinque tappe più importanti.
Le parole di Armstrong
“Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità”. Con questa semplice ma efficace frase, Neil Armstrong descrisse, il 21 luglio del 1969 il suo sbarco sulla Luna.
L’impresa dell’americano, che tanti nostri nonni e genitori ancora ricordano, non è da considerarsi più importante di quanto avvenne qualche anno prima. La diretta televisiva di quell’evento fu uno dei primi esempi di globalizzazione. Non è azzardato dire che gran parte del Mondo, in quel giorno, si fermò.
Tuttavia, sappiamo benissimo che quelli erano gli anni della Guerra Fredda, quelli in cui Usa e Urss combattevano su più campi per la supremazia globale. Quella spaziale era una delle sfide più significative.
Usa vs Urss nello spazio
Ebbene, per quanto la gran parte delle persone indichi, magari distrattamente, Armstrong come il primo uomo nello spazio, ecco che la verità è un’altra. Infatti, a compiere il primo viaggio oltre i confini della Terra non fu l’americano. Yuri Gagarin, il 12 aprile del 1961, quando ha da poco compiuto 27 anni, sale sulla capsula spaziale denominata Vostok 1 per fare il primo viaggio spaziale della storia dell’uomo. Un giro attorno alla Terra, alla supersonica velocità di oltre 27mila km all’ora.
Dire che se non ci fosse stato Gagarin, non ci sarebbe stato Armstrong non sarebbe corretto. Di sicuro, però, l’impresa del sovietico ha inaugurato una nuova epoca nella storia dell’umanità. Dopo di lui arriveranno Glenn, il primo americano, poi la russa Tereshkova, la prima donna e, dopo qualche anno, quel Neil Armstrong che mise piede sulla Luna.
Il 12 aprile, però, rimarrà sempre la data di riferimento. Da quella poi scaturirono tutte le altre. Purtroppo, per Gagarin, quella fu un’impresa che rimase senza seguito. Infatti, non ritornò più nello spazio e morì, sette anni dopo, a causa di un incidente durante un’esercitazione. Il suo nome, però, rimarrà per sempre scritto nei libri di storia dell’umanità.