Natale è ormai un lontano ricordo. Tuttavia, nonostante siano passati più di 40 giorni, capita ancora di vedere delle splendide Stelle di Natale. È una pianta molto delicata che, per molti, purtroppo, rimane stagionale. Non di rado si lascia morire subito dopo le feste.
Tuttavia, con un po’ di accortezza, unita a un pizzico di fortuna, è possibile conservarla, per rivederla nel suo massimo fulgore nel prossimo inverno. Diciamo subito che non è impresa né facile né scontata. Con attenzione e meticolosità, però, è possibile riuscire nell’intento.
È una pianta ornamentale originaria del centro America. Già solo questa informazione potrebbe far capire che non necessita assolutamente solo di climi freddi per vivere. Certo, la sua fioritura avviene in pieno inverno, ma questo perché è una pianta cosiddetta brevidiurna. Non necessita, pertanto, di moltissime ore di luce per sviluppare i suoi fiori. Questo incide sulla posizione che dovrebbe occupare nella nostra casa.
Tra i 15 e i 20 gradi. Questa è la temperatura che gradisce maggiormente. Ovviamente detesta il freddo e il gelo. Di conseguenza non può rimanere all’aperto nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. Da marzo in poi, con l’innalzamento delle temperatura, il discorso cambia.
Detto che se dovesse iniziare a perdere le foglie non sarebbe sinonimo di morte veloce e certa, la Stella di Natale può resistere fino al dicembre successivo? Assolutamente sì, bastano pochi accorgimenti. Il primo, la concimazione. Ogni due o tre settimane, a base di potassio e fosforo. Il secondo, innaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto. Basterà semplicemente toccare con il dito, per capire quando occorrerà darle l’acqua, che non dovrà mai essere abbondante, neppure d’estate.
Terzo, la posizione. Un luogo che sia luminoso durante il giorno, ma che poi non venga illuminato, anche da luce artificiale, nelle ore notturne. In primavera ed estate, quando verrà posta all’esterno, mai esposizione diretta al sole. Possibilmente zone molto ombreggiate.
Quarto, il rinvaso. Normalmente capiterà che dopo quindici, venti o più giorni, la pianta inizierà a perdere foglie. Non c’è da preoccuparsi, è normale sia così. Tra la metà e la fine di febbraio, possiamo pensare alla potatura e al rinvaso.
Accorciamo tutti i rami, provvediamo ad acquistare un terreno molto drenante e procediamo al cambio di sede. Possiamo anche scegliere quello destinato alle acidofile o quello per le piante grasse. Conserviamo due o tre nodi per fusto e tagliamo tutto il resto. Quindi, ci muniamo di un vaso in terracotta una o due misure più grande del precedente, mettiamo dell’argilla espansa sul fondo e procediamo con il rinvaso. Lasciamo in immersione il vaso in una bacinella d’acqua per una decina scarsa di minuti, per poi riporlo nella posizione definitiva in casa. Fino a quando? Fino al momento in cui le temperature non scenderanno più sotto i 15 gradi. Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, ritireremo la nostra Stella di Natale in casa, posizionandola nello stesso luogo in cui è rimasta durante l’inverno. Innaffiandola e concimando regolarmente, dovremmo vederla risplendere nel mese di dicembre.
Non è impossibile distinguere un testo generato dall’intelligenza artificiale rispetto a uno scritto da una…
Avete notato che in Italia i film al cinema escono sempre di giovedì? Come mai…
Avete mai pensato al motivo per cui le montagne russe si chiamano così? C’entra la…
Inizia la seconda metà del mese, ecco che cosa ci dice l’oroscopo dal 16 al…
Come mai nelle strade ci sono limiti di velocità diversi e come vengono stabiliti? Questo…
La petunia sta arrivando alla fine della sua fioritura, ma ecco alcuni consigli su come…