L’Italia potrebbe essere un paese ricco di oro, e molte persone potrebbero addirittura incominciare a cercarlo. Ecco i luoghi più promettenti.
La storia dell’umanità è costellata da tantissimi cercatori d’oro, che hanno speso anni della loro vita a cercare uno dei metalli più preziosi al mondo. Recentemente, è stata pubblicata la classifica delle pepite d’oro più grandi mai trovate sulla Terra: al primo posto si piazza la Pepita Canaa del Brasile, la quale venne identificata da un minatore chiamato Julio de Deus Filho. Quest’ultimo trovò il prezioso metallo all’interno di una miniera d’oro, nella regione della Serra Pelada nello Stato del Parà, nel lontano 1983.
Per la precisione, la Pepita Canaa pesava ben 60,82 kg ed era formata da 52,33 kg di oro. Oggi, quell’oro verrebbe venduto a circa 3 milioni di euro. Successivamente, la pepita brasiliana fu acquistata dal Banco Central do Brazil e poi esposta in un museo di Brasilia.
La ricerca dell’oro in Italia
Naturalmente, l’oro ha attirato milioni di persone e tantissime generazioni nel corso dei secoli, e continua a farlo ancora oggi. Infatti, nell’attuale epoca sono presenti molti cercatori d’oro in giro per il mondo, con l’obiettivo di trovare un vero e proprio tesoro dal valore incommensurabile. Tuttavia, alcuni pensano che non sia necessario cercarlo in Italia, poiché si immagina che la penisola più bella del mondo non sia ricca di oro. In realtà, gli esperti del settore affermano che ci sia una buona possibilità di trovare delle pepite sul suolo italiano. Ma qual è il posto migliore in cui trovarle?
Chiaramente, i luoghi con una maggiore probabilità di individuare una pepita sono i letti dei fiumi, i terreni, le spiagge oppure i torrenti. Ciò che sta facendo ritornare i famosi cercatori d’oro è la quotazione del prezioso metallo, infatti negli ultimi anni è cresciuta tantissimo. Oggi, ad esempio, l’oro ha toccato i 57 euro al grammo, mentre 5-6 anni fa valeva solo 36 euro al grammo. Per la precisione, il metallo più importante della storia può essere suddiviso in due categorie: primario e secondario. L’oro primario è possibile trovarlo nelle formazioni rocciose, come ad esempio le miniere d’oro.
L’oro secondario, invece, è caratterizzato da piccoli frammenti di oro come le pepite, le quali potrebbero essere trovate nei corsi d’acqua o sotto la sabbia dei fiumi. Tuttavia, esiste una legge che regolamenta la ricerca dell’oro, la quale afferma che tutti i beni individuati nel sottosuolo appartengono allo Stato italiano. Ciononostante, la ricerca dell’oro diventa legale se la si svolge nei fiumi, poiché in quel caso i frammenti di oro verrebbero trovati senza scavare nel sottosuolo, quindi l’oro trovato e prelevato nei fiumi o nella sabbia non apparterrebbe allo Stato.