Riuscire a raggiungere la felicità a volte può sembrare pura utopia. Eppure gli scienziati hanno capito come fare grazie a una ricerca durata 80 anni.
“Hai conosciuto la felicità in un periodo della tua vita?”, questa è la domanda che potrebbero averci fatto almeno una volta o che potremmo avere fatto a noi stessi per cercare di capire cosa non vada nella nostra esistenza. Raramente infatti questo avviene quando siamo davvero soddisfatti, mentre può essere più che naturale fare un’analisi della situazione attuale in una fase che non sembra quasi avere fine.
Essere insofferenti può essere comunque naturale, soprattutto da parte di chi non si sente mai in pace ed è sempre in cerca di stimoli nuovi. In realtà, non è così semplice riuscire a stare meglio, ma alcuni scienziati sono riusciti a individuare un metodo che può essere infallibile.
Si tende spesso a identificare la felicità con il raggiungimento di un obiettivo, come accade ad esempio quando si ottiene il lavoro dei sogni o si riesce a costruirsi una famiglia. Se questo non succede o tarda ad accadere, però, il senso di frustrazione può essere forte, al punto tale da pensare che potrebbe non succedere mai.
In realtà, raggiungere quello stato non è poi così impossibile, come hanno potuto evidenziare alcuni studiosi dell’Università di Harvard, arrivati a un risultato dopo ben 75 anni di lavoro. L’analisi è iniziata addirittura nel 1938 e ha preso in esame ben 724 partecipanti diversi per estrazione sociale ed economica, in modo tale da avere un quadro il più possibile variegato e capire il loro differente approccio al mondo. Si è deciso di raccogliere dati importanti, come quelli relativi a salute e qualità della vita.
Aspetti che, insomma, possono condizionare l’approccio alla quotidianità di ognuno di noi. Le domande sono state poi ripetute nell’arco di due anni, periodo ritenuto utile per verificare eventuali cambiamenti, coinvolgendo anche le persone a loro più care. Un ruolo fondamentale nell’arrivare alla felicità non può che essere svolto dalle relazioni personali, d’altronde, che possono incidere particolarmente sul nostro stato d’animo, nonostante spesso si possa arrivare a negarlo.
Arrivare a essere sconfortati quando le cose non vanno come vorremmo può essere più che naturale, a maggior ragione se si ha un carattere sensibile. Questo non ci deve però far pensare che arrivare alla felicità sia impossibile. Ci sono quindi due accorgimenti che ognuno di noi dovrebbe mettere in atto e che ci possono permettere di avvicinarci a questo obiettivo così cruciale.
Si deve innanzitutto selezionare, secondo gli studiosi, le persone che abbiamo vicino. Non può che essere fondamentale privilegiare i rapporti con chi ci fa stare bene e ci permette di affrontare con uno spirito positivo la nostra quotidianità. Chi ci fa soffrire più volte, sia che si tratti del partner sia di un parente, non può che abbassare ulteriormente la nostra autostima e il morale, rompere il rapporto con loro può aiutarci a risalire.
Altrettanto determinante può essere l’atteggiamento con cui affrontiamo quello che ci capita quotidianamente. Si dovrebbe imparare, anche se per qualcuno può sembrare difficile, a gestire le situazioni con più leggerezza, cosa che può evitare di abbattersi e di minare il nostro livello di sicurezza.
Continuare a rimuginare e lasciarsi prendere dalle ansie non può che fare male alla mente, e anche al corpo per chi tende a somatizzare. Non è un caso che molti anziani siano davvero felici, loro sanno apprezzare quello che hanno giornalmente sapendo di non avere molto tempo davanti.
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