Portare a spasso il proprio amico a quattro zampe aiuta a perdere peso. Ecco quanto e come dimagrire grazie al dog walking.
Passeggiare con il proprio cane aiuta a perdere peso e dire addio ai chili di troppo. Ma come è possibile? Ecco in che modo fare e in cosa consiste il dog walking.
Fedele amico dell’uomo, il cane è in grado di tenerci compagnia e strapparci un sorriso anche nelle giornate più difficili. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che il nostro amico a quattro zampe potrebbe aiutarci a perdere peso? Ebbene sì, sembra proprio così. Portare a spasso il proprio cane, infatti, contribuisce a bruciare le calorie e dire addio ai chili di troppo. Entriamo quindi nei dettagli per scoprire come e quanto dimagrire grazie al dog walking.
Dog walking, ecco quanto e come si può dimagrire passeggiando con il cane: una verità inaspettata
Per bruciare calorie si consiglia di fare due o tre passeggiate al giorno a passo sostenuto. La durata dovrebbe essere pari almeno a venti minuti ciascuna, in modo tale da aver camminato a fine giornata 60 minuti circa. Mediamente, passeggiare con il proprio cane, permette ad una persona di bruciare all’incirca 250 calorie all’ora.
Se il proprio amico a quattro zampe è particolarmente attivo e ha il passo più veloce, però, si possono perdere ancora più chili. Stesso discorso, ovviamente, se anziché passeggiare si decide di correre. Al fine di bruciare più calorie possibile si consiglia di preferire strade in pendenza. Se possibile, inoltre, al termine della giornata sarebbe opportuno giocare con il proprio cane utilizzando un frisbee o una palla.
In questo modo gli effetti del proprio “allenamento” saranno migliori, così come il proprio umore. Prima di intraprendere qualsiasi tipo di allenamento, compreso il cosiddetto programma dog walking, si consiglia di chiedere il parere del proprio medico. Stesso discorso per il proprio amico a quattro zampe. Se anche il cane svolge poca attività fisica e ha preso peso si consiglia di chiedere un parere al veterinario.
Precisiamo che le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.