Ecco come vivere secondo il minimalismo e all’insegna del decluttering che dice “no” al troppo e al superfluo
Decluttering significa letteralmente eliminare ciò che è superfluo. Negli ultimi anni sempre più persone stanno rivalutando i propri spazi e le proprie necessità. Ciò significa che vi è una maggiore attenzione a ciò che vale la pena tenere e quello che, invece, è meglio dare via. Il secolo scorso e il primo decennio degli anni 2000 sono stati caratterizzati dalla mania di avere tutto è troppo.
Insomma, si andava a riempire ogni piccolo spazio di quelli che potessero essere ricordi, fatti, souvenir, suppellettili, soprammobili e altro. Anche per quanto riguarda le stoviglie, prodotti beauty, abiti, borse e scarpe: si tendeva ad averne più di una per ogni colore e forma.
Oggi come oggi la voglia di avere spazi puliti, ordinati e soprattutto modulabili in base alle necessitàrendendo ambienti e ripostigli molto più organizzati e con meno cose. Fare decluttering è un vero e proprio modo di essere e di vivere e soprattutto di concepire le cose non come attaccamento, ma solo in base alla loro utilità.
Tutto deve essere più facile da pulire, da spostare, da utilizzare. Vengono meno quindi mobili come piattaie, cristalliere, credenza, scarpiera… Basta poco per poter avere tutto a portata di mano punto non esiste l’abito, che non viene indossato perché quella occasione non è ancora arrivata. Non esiste la scarpa da tenere per quella cerimonia, se quella effettivamente non vi si presenta. Non esiste quella crema, quel piatto, quell’ elettrodomestico che si utilizza pochissimo.
Decluttering significa adottare uno stile di vita che prevede non avere molto in generale, ma dedicare alcuni giorni dell’anno, generalmente nel cambio stagione, per disfarsi di ciò che non serve più.
Ad alcune cose viene data un’altra chance, ma solo per una stagione, dopo la quale, se non dovessero essere utilizzate, verrebbero automaticamente date via. Una nuova vita, come donarle ad un familiare, un amico o una persona che potrebbe riutilizzarle dando maggiore valore e uso diverso.
Nessun prodotto che rischia di scadere, nessuna pentola che non verrà mai utilizzata, nessun abito per quell’occasione che non verrà indossato mai o che comunque non sarà più adatto è un momento, in cui si presenterà la possibilità di indossare qualcosa di diverso. Dedicarsi al presente, eliminare ciò che dà disordine visivo, che non serve se non per essere spolverato come: cornici, soprammobili, quel paio di lenzuola che servirà per l’ospite, il pigiama per l’ospedale, la pochette per il matrimonio, ecc..
Insomma, si acquista per quello che serve, per ciò che piace nel presente e da felicità, punto! Tutto ciò che si ha in casa si utilizza, questo vale anche per la consumazione del cibo che deve piacere in quel momento, soddisfare i palati e non riempire mobili e frigorifero.
Dedicarsi più a sé stessi, senza avere l’obbligo di spolverare decine e decine di cose, riuscire a fare le faccende di casa senza accorgersene, non avere abiti da usare in casa, ma valorizzarsi con i capi basic, che possano andare bene per la casa, per uscire magari con un jeans, una gonna, per fare sport con un paio di scarpe da ginnastica e dei calzini adatti.
Insomma, tutti i cassetti, tutti gli scaffali, tutte le mensole non parleranno di un passato che non arriverà più, di un futuro che si sa che strano, bensì di un presente reale in cui le cose non hanno necessità di essere, ma l’ “essere” riesce ad esprimersi ed ognuno ha tempo di dedicarsi al proprio sé, nonostante la vita frenetica.
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