Esiste un metodo semplice e inaspettato per prevenire la demenza senile: ecco tutte le informazioni al riguardo.
La demenza senile è una patologia che riguarda le persone anziane, come la maggior parte delle malattie neurodegenerative. È irreversibile e non c’è una cura mirata alla guarigione. Quando se ne parla, si fa riferimento ad un gruppo di malattie che riguardano l’encefalo, le quali sono caratterizzate da una riduzione graduale delle facoltà cognitive del soggetto colpito.
Mentre il deterioramento cognitivo è un normale processo dell’invecchiamento, la demenza non lo è affatto, si tratta infatti di una malattia vera e propria che non si manifesta necessariamente in tutte le persone con un’età avanzata. Infatti molti anziani non sviluppano la demenza e rimangono lucide fino alla loro morte. Tra le varie tipologie, possiamo distinguere il morbo di Alzheimer, la demenza vascolare e la demenza a corpi di Lewy.
Le cause purtroppo sono ancora poco chiare: essendo una patologia che riguarda il cervello, è difficile studiarla. Al momento, il dato inconfutabile è che sia una conseguenza di due processi osservabili tipicamente in età avanzata: la morte delle cellule nervose celebrale e la compromissione della loro capacità di intercomunicazione. È stato riscontrato che alcune tipologie di demenze, come l’Alzheimer ad esempio, sono il risultato di alcuni aggregati proteici che si depositano all’esterno e all’interno dei neuroni celebrali.
Nonostante le cause siano poco chiare, esistono comunque dei fattori di rischio che sono stati evidenziati in alcuni studi. Ad influire negativamente, sarebbe l’ipercolesterolemia, l’alterosclerosi, la pressione arteriosa, le carenze vitaminiche, il diabete, il fumo di sigaretta, l’alcolismo e la bassa scolarità. A giocare un ruolo fondamentale, sarebbero anche sedentarietà e cattiva alimentazione, ricca soprattutto di dolciumi e grassi saturi.
Non si tratta di una patologia ereditaria ma sporadica, tra i sintomi più comuni possono essere riscontrati problemi di memoria a breve termine, cambiamenti di personalità ed umore, mancanza di giudizio, difficoltà nel linguaggio, nel calcolo e nel ragionamento, tendenza alla passività e alla mancanza di iniziativa, problemi visivi, confusione, affaticamento, difficoltà nel svolgere attività quotidiane e disturbi di memoria a lungo termine.
I sintomi sono graduali e tendono a peggiorare con l’avanzare della patologia. Allo stadio finale possono essere riscontrati perdita totale delle capacità cognitive e di autosufficienza, difficoltà nella deglutizione, incontinenza e mancanza del controllo motorio. In alcuni casi potrebbero comparire anche depressione, insonnia e allucinazioni.
Per prevenire la patologia, è consigliato mantenere il cervello attivo leggendo libri, giornali o praticando cruciverba, rebus e giochi da tavolo; imparare a controllare lo stress, tenersi in movimento e seguire una dieta sana. Secondo uno studio inoltre sarebbe emerso che mangiare le fragole o assumere integratori a base delle stesse, ridurrebbe l’infiammazione celebrale e migliorerebbe i sintomi collegati alla demenza senile. Assumere dunque questo alimento potrebbe essere uno strumento di prevenzione.
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