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Come svincolarti dai terribili sensi di colpa | Le regole fondamentali per vivere meglio

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Stefania Guerra

Avere sensi di colpa può nuocere gravemente alla salute… mentale. Ma per fortuna gli esperti ci dicono come fare a liberarcene.

Tecnicamente, il senso di colpa è un dolore emotivo che si prova quando pensiamo di aver fatto qualcosa di sbagliato, secondo i nostri (e soggettivi) criteri su cosa sia bene o male. A volte la sofferenza è talmente forte che impedisce di vivere serenamente.

sensi di colpa differenza tra sofferenza e utilità
Sentirsi in colpa è normale finché serve a crescere – L’intellettualedissidente.it

Tutti noi abbiamo provato i sensi di colpa, nelle più svariate situazioni. Accade quando le nostre azioni – o mancanze – non coincidono con i codici di comportamento che abbiamo imparato nel corso della vita, che ovviamente possono essere diversi.

Il discorso cambia quando il senso di colpa iniziale, seppur giustificato, diventa un’ossessione, che ci impedisce di mantenere lucidità e tranquillità emotiva.

Dobbiamo dunque imparare a riconoscere la differenza tra “fisiologico” senso di colpa e “compulsione” che deriva da uno scollegamento o enfatizzazione dell’evento scatenante. In quest’ultimo caso potrebbe essere opportuno rivolgersi ad uno specialista.

I sensi di colpa servono ma attenzione a non farli diventare una malattia: ecco i consigli degli esperti

Le emozioni umane sono tutte utili, anche quelle che ci piacciono di meno, come ad esempio la rabbia. Il fatto di sentirsi in colpa per qualcosa che ha tradito il nostro codice etico serve per prima cosa a prenderne coscienza e poi soprattutto a migliorare, a crescere.

senso di colpa può trascinare nella compulsione
Possiamo farci aiutare se il senso di colpa ci travolge – L’intellettualedissidente.it

Finché rimaniamo in questo ambito, provare colpa ad esempio per un brutto pensiero o una reazione aggressiva è semplicemente uno dei tanti modi per costruire il nostro bagaglio di “saggezza”.

Se però questo comportamento non serve a migliorarci ma solo a stare male, non è più utile a nessuno e dobbiamo intervenire. Ecco i consigli degli esperti.

  • Ricordiamoci che tutti possono sbagliare. Se ci sentiamo in colpa perché abbiamo agito in modo errato, o perché abbiamo preso una decisione sull’onda dell’emotività, dobbiamo saperci perdonare. È necessario comprendere che abbiamo fatto tutto il possibile, o almeno ciò che ci sembrava opportuno in quel momento. Possiamo sempre rimediare, e comunque arrenderci al fatto che nessuno è infallibile.
  • Non siamo responsabili di come gli altri vivono la vita. Uno dei sensi di colpa più frequenti è il rimproverarsi di non aver dato supporto, ad esempio, ad un amico in difficoltà. Se a questa persona succede poi qualcosa di spiacevole siamo portati a pensare che avremmo potuto evitarlo. Invece dobbiamo capire che nonostante la buona volontà non possiamo controllare il destino, e soprattutto le azioni degli altri, che si sarebbero potute manifestare anche se ipoteticamente avessimo fatto quanto richiesto.
  • Lo steso discorso accade quando, per esempio, ci succede un incidente (con l’auto, domestico, eccetera); solitamente, dopo la prima fase di shock, arriva inevitabile il pensiero “avrei potuto fare questo anziché…” con l’idea che possiamo controllare tutto ciò che ci succede. Anche in questo caso non è così: gli “incidenti” ma anche semplicemente tutte le cose, accadono per una miriade di fattori che si manifestano insieme e noi non abbiamo il potere di controllarli tutti.
  • Infine, gli esperti consigliano di rivedere i nostri “standard etici”: potrebbe darsi che pretendiamo troppo da noi stessi, e dunque è inevitabile provare frustrazione e senso di colpa se non riusciamo a soddisfarli. L’accettazione di se stessi, anche coi piccoli e grandi difetti, è uno dei passi fondamentali da fare per vivere serenamente, anche (e forse soprattutto) quando dobbiamo ammettere di aver bisogno di aiuto.
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