I vinili, una volta considerati obsoleti, oggi hanno acquisito un valore inaspettatamente alto nel mercato del collezionismo. Tra questi, non vi sono soltanto vinili di artisti e gruppi internazionali come Elvis Presley, o The Beatles, ma anche cantautori italiani. Scopriamo insieme quali sono e quanto valgono!
C’era un tempo in cui i vinili erano l’unico modo per ascoltare musica registrata. Dalle morbide melodie del jazz alle rivoluzionarie note del Rock’n’roll, questi dischi hanno fatto la storia impattando sulla vita di intere generazioni. Poi, con l’avvento del CD e dei formati digitali, i vinili sono stati gradualmente messi da parte, finendo spesso dimenticati in soffitte o venduti per pochi centesimi nei mercatini dell’usato. Negli ultimi anni, però, stiamo assistendo ad un rinato interesse verso il vinile, non solo per la qualità del suono, considerata da molti superiore, ma anche per il valore da collezione di alcune rarissime edizioni. Questo fenomeno ha portato a un’impennata dei prezzi di mercato, per certi dischi, trasformando quello che una volta era considerato un hobby di nicchia in un vero e proprio investimento.
Determinare il valore esatto di un vinile può essere complicato poiché dipende da molti fattori, come la rarità, la condizione del disco e della copertina. Oppure dalla domanda di mercato, o dalle particolarità specifiche dell’edizione. I valori possono variare notevolmente anche nel tempo. Nel mercato attuale, però, ci sono dei vinili di alcuni artisti italiani, che valgono sicuramente molto. Tra questi, ad esempio, vi è la prima stampa di “Anima Latina” di Lucio Battisti. Le edizioni originali, in condizioni eccellenti, possono variare tra i 100 e i 300 euro.
Oppure la prima stampa di “Tutti Morimmo a Stento” del grande Fabrizio De Andrè. Una prima edizione in ottime condizioni può essere valutata tra i 150 e i 400 euro. In questo caso, la presenza del libretto originale può influenzare notevolmente il valore.
I vinili che hanno un valore considerevole nel mercato, però, non sono solo quelli di artisti deceduti. Infatti, anche la prima stampa con copertina lucida “Bollicine” di Vasco Rossi, oggi, può valere tra i 50 e i 200 euro. Mentre, la prima stampa di “Studio Uno” di Mina, sempre in condizioni eccellenti, può essere valutata tra i 50 e i 150 euro. Quindi, ecco perché chi ha buttato via questi vinili, oggi, si sta disperando. Col passare degli anni e dell’interesse verso questa nicchia, il loro valore potrebbe addirittura aumentare. Se hai uno di questi esemplari, o altri, per avere una valutazione accurata, ti consigliamo di consultare esperti del settore e di affidarti soltanto a piattaforme certificate.
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