Non tutti gli animali si possono tenere in casa. Ecco quali sono le specie vietate e cosa si rischia se si viene scoperti con una di queste.
Sono tanti gli italiani che in casa hanno uno o più animali domestici. Più comunemente cani e gatti, ma anche uccellini, pesci rossi, roditori e perfino rettili. Da anni li consideriamo parte della famiglia, li accudiamo come bambini e siamo felici di averli come amici. Avere un animaletto in casa, infatti, riempie di grande gioia nonostante sia anche un impegno badare loro.
La passione degli animali per molti non ha limiti e negli ultimi anni si stanno diffondendo anche nelle case degli italiani specie insolite. Se fino a 30 anni fa era strano allevare roditori (come conigli e topolini), furetti e rettili, oggi cresce la voglia di accogliere un animale selvatico. Ciò grazie all’avvento dei social, dove si vedono persone che tengono in casa grandi felini, lupi e addirittura scimmie, con i quali convivono pacificamente. E’ importante, tuttavia, sapere che bisogna scontrarsi con delle leggi, anche severe.
Animali in casa, ecco le specie vietate e le sanzioni
Ogni paese ha le sue leggi riguardo agli animali ammessi in casa. Negli ultimi anni sui social si vedono sempre di più specie selvatiche allevate come cani e gatti in casa, ma dobbiamo sapere che nel nostro Paese alcune di queste sono vietate e si rischiano pesanti sanzioni.
L’Italia, infatti, ammette che nelle case entrino soltanto cani, gatti, furetti, invertebrati, pesci tropicali e decorativi. Sono ammessi anche gli anfibi, i rettili, gli uccelli (ma ci sono specie vietate dalla normativa europea), roditori e conigli domestici. La legge italiana vieta espressamente di tenere in casa specie protette (come ad esempio le testuggini), animali in via di estinzione, quelli commerciabili con procedure non ammesse dalla legge, gli animali selvatici ed esotici.
Le specie espressamente vietate sono dunque: grandi felini, elefanti, cinghiali, canidi selvatici, rinoceronti, ippopotami, orsi, scimmie (di ogni specie), animali feroci selvatici e altre specie che nascono in natura e altri habitat. Tra questi anche uccelli come falchi e aquile, ma sono vietati anche diversi uccelli protetti. Chi tiene in casa un animale selvatico rischia da 6 mesi a 2 anni e una sanzione da 15.000 euro a 150.000 euro.
In caso di recidiva, l’arresto fino a 3 anni e un’ammenda raddoppiata. Chi possiede un animale vietato è civilmente e penalmente responsabile da eventuali danni causati al suo amico peloso, alle cose e alle persone ed è per questo motivo che risponde di un illecito. Le pene sono ancora più alte per chi commercia specie non ammesse.