Non solo il sesso può trasmettere malattie. Ecco un altro comportamento che adottiamo spesso non conoscendone i rischi.
Negli ultimi anni c’è molta più informazione riguardo alle malattie veneree causate dai rapporti non protetti. L’avvento di internet ha aiutato ad aggirare i tabù nelle famiglie e nelle scuole, che ancora oggi non danno ai ragazzi nozioni di educazione sessuale, almeno nel nostro Paese. La strada verso l’accesso ai contraccettivi è ancora in salita, come la consapevolezza alla sessualità responsabile.
Infatti, le malattie sessualmente trasmissibili non accennano a diminuire e oggi il rischio colpisce ragazzi sempre più giovani. I rapporti sessuali, infatti, rappresentano uno dei tanti contatti a maggiore rischio per contrarre infezioni contagiose, assieme alle contaminazioni alimentari. Sono tante le raccomandazioni per evitare malattie trasmesse anche gravi per la salute.
Ma rapporti sessuali a rischio e intossicazioni alimentari non sono i peggiori modi in cui l’essere umano può contrarre una malattia altamente contagiosa. Sono tanti i comportamenti a rischio che ogni giorno adottiamo senza rendercene conto. Di questi, purtroppo, se ne parla ancora meno. La raccomandazione più diffusa è quella di lavarci le mani quando tocchiamo qualcosa fuori casa, ma spesso non è sufficiente.
Usare un wc pubblico può portare conseguenze peggiori che fare sesso non protetto, poiché il contagio avviene per via aerea. In questi luoghi sono presenti maggiori batteri, in quanto vi sono rifiuti organici prodotti dal corpo. I batteri da urina, feci, sangue mestruale, vomito e altri scarti umani possono infatti restare nell’ambiente anche dopo aver scaricato l’acqua. Si depositano nella tavoletta, nell’aria stessa, nel lavandino e altre superfici del bagno pubblico.
Gli esperti mettono in guardia dall’atto di tirare lo sciacquone del water. Esso può liberare nell’aria numerosi batteri che possono essere respirati da chi usa il wc. Nell’aria possono essere sprigionati anche virus, come il Covid-19 e quello dell’influenza umana. La nuvola di batteri, azionata dallo scarico, può sollevarsi per oltre 1 metro dalla superficie. Uno dei consigli è quello di chiudere il coperchio quando si deve tirare lo sciacquone.
Tuttavia, ben pochi bagni pubblici sono dotati del coperchio e questa abitudine di chi progetta i wc è molto dannosa per chi lo utilizza. Un altro rischio lo corrono maggiormente le donne, che si siedono per urinare nella tazza. Per questo motivo valgono i consigli delle mamme. È bene non appoggiarsi alla tavoletta, perché sono presenti numerosi batteri, gli stessi che si trasmettono sessualmente. Qui, infatti, sono depositati i virus della clamidia, stafilococchi, malattie difficili da combattere con i farmaci. Tuttavia, il rischio di contrarle avviene soltanto in presenza di lesioni e ferite.
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