Non è necessario volare in Provenza per ammirare delle bellissime distese di lavanda, ma ti basta andare in Piemonte e precisamente in provincia di Cuneo. In questo articolo scopriremo un luogo davvero incantevole.
Un fiore elegante, dal profumo intenso e dal colore viola molto delicato. Ecco la lavanda, una pianta meravigliosa che fiorisce proprio in questo periodo, in maniera spontanea, in tutto il bacino del Mediterraneo. Ma la lavanda può anche essere coltivata in vaso o in piena terra. Si tratta di una pianta sempreverde dal fusto legnoso, che necessita di pochissime cure.
La lavanda predilige i luoghi soleggiati e patisce molto i ristagni. Ti consigliamo di aggiungere, sul fondo del vaso, dell’argilla espansa per favorire il drenaggio. La pianta non necessita di irrigazioni abbondanti. Controlla sempre che il terreno sia asciutto prima di innaffiarla nuovamente. Se coltivi la lavanda in vaso, meglio scegliere un contenitore di grandi dimensioni, per fare in modo che la pianta cresca sana e rigogliosa.
Sappiamo tutti che la Provenza è un luogo magico dove ammirare le più belle distese di lavanda. Ma sai che anche l’Italia ha i suoi bellissimi campi viola? Spostiamoci in Piemonte e precisamente in provincia di Cuneo. Il piccolo paesino di Sale San Giovanni, tra giugno e luglio, si tinge di viola. Un borgo di circa 150 abitanti tra le colline delle Langhe. Colline che diventano le protagoniste di uno spettacolo da non perdere.
I cespugli viola mossi dal vento, ricordano immediatamente la Provenza. Ma le colline di Sale San Giovanni sono anche ricoperte da altre meravigliose piante officinali come la camomilla, la salvia, il finocchio, l’elicriso, il timo, ecc. L’ultima settimana di giugno si svolge “Non solo Erbe”, una manifestazione regionale dedicata alle tante erbe officinali presenti sul territorio. Quindi, altro che Provenza, anche il Piemonte ha le sue immense colline viola.
Sale San Giovanni è anche un piccolo borgo tutto da scoprire. Da non perdere assolutamente è la Pieve di San Giovanni Battista costruita su un tempio pagano. Al suo interno vengono custoditi degli affreschi antichi. La Cappella di Sant’Anastasia è stata costruita dai monaci benedettini del priorato di San Benedetto Belbo. Fai un salto anche alla Chiesa di San Sebastiano. Fu costruita a seguito di un voto che la popolazione fece nel 1350, quando la peste colpì il piccolo paesino fino a farlo spopolare.
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