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10 trucchi che devi assolutamente conoscere | Li usano i supermercati per farti spendere di più

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Veronica Elia

Forse nessuno te l’ha mai detto prima ma i supermercati usano questi 10 trucchi per farti spendere di più: fai attenzione!

Come sappiamo, nel corso dell’ultimo anno il prezzo della spesa è andato incontro ad un drastico aumento. Di conseguenza moltissimi italiani hanno dovuto fare delle piccole grandi rinunce sui prodotti da mettere nel carrello.

10 trucchi supermercati
I 10 trucchi che i supermercati usano per farci spendere di più (Lintellettualedissidente.it)

Ad ogni modo, oltre all’inflazione, c’è anche un altro fattore che incide negativamente sullo scontrino. Non tutti lo sanno, ma i supermercati di solito usano alcuni astuti stratagemmi per farci spendere di più.

Se, quindi, non vuoi andare incontro a brutte sorprese e vuoi cercare di risparmiare qualche soldo a fine mese faresti bene a dare un’occhiata a questi 10 trucchetti. Se impari a riconoscerli riuscirai a difendere il tuo portafogli!

10 trucchi che usano i supermercati per farti spendere di più: fai attenzione!

Se vuoi cercare di contenere il prezzo della spesa settimanale dovresti innanzitutto adottare qualche utile accorgimento. Oltre a preparare in anticipo la lista della spesa, ad acquistare solo il necessario e a sfruttare le offerte, dovresti anche fare attenzione a questi trucchetti che usano di solito i supermercati per farci spendere di più.

trucchi supermercati per farci spendere
I trucchi dei supermercati per farci spendere di più (Lintellettualedissidente.it)

Al contrario di quanto si possa pensare infatti, all’interno di alimentari e centri commerciali nulla viene lasciato al caso, ma tutto viene studiato a tavolino per influenzare i clienti. A tal proposito, ecco quali sono i 10 trucchi più comuni:

  1. carrelli grandi: più i carrelli sono grandi e più noi sentiremo il bisogno di riempirli spendendo somme superiori al necessario;
  2. prodotti posizionati all’altezza degli occhi: di solito i supermercati collocano nella parte centrale degli scaffali, quindi all’altezza dei nostri occhi, i prodotti che costano di più;
  3. prodotti essenziali che cambiano spesso collocazione: questo stratagemma ha l’obiettivo di farci girare all’interno del punto vendita trovando prodotti che in realtà non ci servono, ma che finiremo per comprare;
  4. generi di prima necessità messi negli angoli più nascosti del supermercato: la motivazione è la precedente. In questo modo, perderemo tempo a cercare ciò che ci serve infilando nel carrello anche il superfluo;
  5. prodotti superflui all’ingresso: spesso all’entrata del supermercato si trovano dolci e altri prodotti superflui. In questo modo, saremo tentati di comprarli poiché abbiamo ancora il carrello vuoto;
  6. prodotti costosi e dolciumi alle casse: nell’attesa di pagare il cliente ha il tempo di osservare ciò che si trova alla cassa finendo con il comprarlo;
  7. numero 9 all’interno del prezzo: per qualche strano motivo i prezzi con il 9, soprattutto dopo la virgola, appaiono ai nostri occhi più seducenti. Comprare qualcosa a 9,90 euro ci sembra molto più conveniente che acquistarlo a 10 euro anche se in realtà c’è una differenza di soli 10 centesimi;
  8. sconti: in apparenza sembra un qualcosa di positivo per i clienti. In realtà, spesso anche le offerte vengono sfruttate a vantaggio dei supermercati poiché si impone magari un prezzo minimo per poterne usufruire;
  9. supermercati grandi: gli spazi stretti e affollati ci fanno subito desiderare di andare via. Al contrario in quelli ampi e ben organizzati ci soffermiamo di più e avremo più tempo per fare i nostri acquisti;
  10. musica: anche la musica influenza i nostri acquisti. Una melodia ritmata e veloce ci spinge a camminare più rapidamente e ad uscire prima dal punto vendita, una più calma e pacata ci infonde tranquillità e ci permette di fare compere in un lasso di tempo superiore.

Ora che anche tu conosci questi trucchetti di sicuro non ti farai più fregare! Se vuoi sapere come funziona il bonus spesa clicca qui: ecco che cosa c’è da sapere.

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