Il campione portoghese ha esultato per un suo gol facendo il segno della croce. Ma in Arabia Saudita è proibito
È l’idolo dei suoni nuovi tifosi e, grazie anche solo al suo immenso carisma, sta promuovendo un intero campionato e, probabilmente, contribuirà a promuovere nel mondo un intero Paese.
Cristiano Ronaldo è certamente il simbolo di questa “Primavera Araba” calcistica che sta avvenendo negli ultimi due anni, ma durante l’ultima partita è inciampato in qualcosa di clamoroso che potrebbe aver rovinato molto della sua immagine in Arabia Saudita. Il campione portoghese, infatti, dopo aver segnato un gol ha esultato come al suo solito: corsa verso la curva, salto potente e atterraggio mastodontico con tanto di urlo. Ma questa volta ha commesso un gesto non particolarmente gradito ai suoi tifosi: ha fatto il segno della croce. Cr7, ha infatti commesso un vero e proprio reato, in quanto in Arabia si tratta di un gesto proibito. Ecco che cosa rischia adesso.
Chiariamo bene, il gesto di Cristiano Ronaldo che si fa il segno della croce sarebbe una cosa normale in uno dei tantissimi campionati europei e occidentali (ma no solo). Un gesto accettato sia dalla comunità religiosa cristiana che da tutti coloro che non praticano o si dichiarano agnostici. Tuttavia, in Arabia Saudita non è così e, anzi, fare il segno distintivo della religione cattolica è considerato un vero e proprio reato. Chi lo commette, infatti, ha concrete possibilità di finire in carcere. Una reazione spropositata, direte – giustamente – voi, ma chiedetelo al povero Juan Pablo Pino, calciatore colombiano che ha militato proprio nel campionato arabo nel 2011. Il giocatore fu infatti arrestato in un centro commerciale di Ryiad perché si intravedeva sul suo corpo un tatuaggio con il volto di Gesù.
Da questo episodio, dunque, si capisce il livello di rigidità politica e legislativa che c’è nel Paese. Ma le cose peggiorano quando si pensa al fatto che, nel caso del giocatore colombiano, ad allertare le forze dell’ordine furono gli stessi cittadini. Dunque un gesto evidentemente spontaneo e inconsapevole quello di Cristiano Ronaldo, noto cattolico e credente, che secondo molti osservatori potrebbe avere delle conseguenze spiacevoli. Tuttavia, sembra che anche in Arabia Saudita esistano delle eccezioni “eccellenti”. Nonostante voci insistenti – e del tutto infondate – Cristiano Ronaldo non rischierà il carcere e non ci saranno conseguenze legali per il cinque volte Pallone d’oro.
Nonostante il gesto considerato molto grave nel Paese, Cristiano Ronaldo non avrà alcun problema nel Paese arabo. Il campione assoluto portoghese, infatti, ha la possibilità di esultare come vuole – d’altronde è il protagonista dell’esultanza più famosa in assoluto – e non corre rischi. Tuttavia, secondo quanto si apprende dal Medio Oriente, dopo il gesto in campo è stato consigliato a Ronaldo di non ripeterlo più, in modo da evitare qualsiasi tipo di problema in futuro. Un trattamento certamente di favore che non ci sarebbe stato se il portoghese non fosse uno degli artefici di questa incredibile ondata araba che si è “abbattuta” sul calcio europeo.
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