Bruce Willis soffre di una grave forma di demenza e oggi emerge che, forse, questo male si poteva diagnosticare molto prima
Tutto il mondo sta seguendo con grande apprensione la vicenda che riguarda Bruce Willis, uno degli attori statunitensi più amati, colpito da una grave e invalidante forma di demenza, che lo ha costretto al ritiro dalle scene e che ne mette a rischio la vita stessa. Oggi sappiamo, però, che la famiglia ha ignorato e sottovalutato alcuni sintomi che potevano indicare precocemente la demenza del grande attore.
La notizia della malattia di Bruce Willis si sparge ormai un anno e mezzo fa, nel marzo del 2022, gettando tutti i fan nello sconforto. Come è noto, infatti, Willis è sempre stato uno degli attori più amati in tutto il mondo, esponente di spicco di film action molto scanzonati, come la saga di “Die Hard”, che rende famoso il tenente della polizia americana, John McLane. Ma sono diversi i film di quel genere, tra cui “L’ultimo boy scout”. Le pellicole in cui figura il buon Bruce sono innumerevoli: “Pulp Fiction”, “The Jackal”, “Unbreakble” e “Il sesto senso”.
Quella di cui soffre Willis è una demenza molto aggressiva, la demenza frototemporale (FTD), in cui si può perdere la capacità di usare il linguaggio in modo appropriato e può anche causare cambiamenti drammatici nella personalità. Oggi Bruce Willis può contare sull’affetto e sulle cure della sua famiglia allargata, compresa l’ex moglie Demi Moore, attrice icona sexy soprattutto negli anni ’90, che ricordiamo in film come “Rivelazioni” e “Proposta indecente”, ma anche in “Ghost” o in pellicole che l’hanno vista trasformarsi, come “Soldato Jane”.
La famiglia di Bruce Willis ha sottovalutato i sintomi della demenza
Oggi, però, emerge che la stessa famiglia avrebbe sottovalutato dei sintomi che potevano indicare precocemente che Willis si fosse ammalato. La figlia dell’attore, Tallulah Willis, ha recentemente rivelato che anni prima della diagnosi di demenza, suo padre mostrava un comportamento preoccupante che i suoi cari liquidavano come qualcos’altro. Una “vaga mancanza di risposta” è stato il primo segno che qualcosa non andava.
Nel suo intervento su Vogue, Tallulah dice che la malattia sarebbe “iniziata con una sorta di vaga insensibilità”. La giovane afferma di aver pensato che il disinteresse del padre per lei fosse dovuto al suo nuovo matrimonio e alle due giovani figlie che aveva con sua moglie, Emma Heming Willis. Un racconto straziante.
All’inizio la famiglia ha attribuito la mancanza di risposta di Willis a quella che lei chiama “perdita dell’udito hollywoodiana” per anni di lavoro su set cinematografici ad alto volume. Davvero commovente la testimonianza della figlia, che racconta di scattare oggi moltissime foto per documentare l’evoluzione della vita del padre e, soprattutto per ricordarsi di lui e della famiglia unita.
Willis la riconosce ancora, ha detto, e lui “si illumina quando entro nella stanza”. Coloro che soffrono di FTD spesso infatti continuano a sapere chi sono i loro cari, a differenza di quanto avviene con un’altra terribile malattia neurodegenerativa: il morbo di Alzheimer.