Guardare film e serie crime per rilassarsi, magari prima di addormentarsi, potrebbe essere la spia di un disturbo serio: ecco perché.
Gli spettacoli di true crime sono diventati estremamente popolari negli ultimi anni: molti di noi sono fan di popolari serie Netflix come Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer e Making a Murderer. Secondo la dottoressa Thema Bryant, però, il fatto che la visione di eventi traumatici risulti così piacevole e rilassante deve accendere una spia di allarme.
Se guardiamo spettacoli di true crime per aiutarci a prendere sonno, probabilmente c’è qualcosa di serio che non va nel modo in cui elaboriamo eventi traumatici nella nostra vita, secondo la dott.ssa Bryant. Più nello specifico, potrebbe significare che il trauma raccontato nella serie è “familiare” per noi. E potrebbe anche essere un segno che abbiamo bisogno di un aiuto psicologico.
Nella psiche dei fan del crime
Parlando con Mel Robbins su The Mel Robbins Podcast, la psicologa ha detto che “se la tua idea di rilassarti prima di andare a dormire è guardare tre episodi di Law & Order, allora è il caso di chiederti perché i traumi siano per te fonte di relax?”. Sangue, crimini, violenza e attacchi non sembrano essere l’ideale per conciliare il sonno, ma tant’è. Molti pazienti della dottoressa Bryant trovano la cosa “normale e familiare”. “Alcuni di noi sono cresciuti in situazioni di forte stress – spiega l’esperta -, quindi scambiano la pace per qualcosa di noioso. È come se per sentirsi a casa avessero bisogno di sensazioni di disagio: tutto il resto appare estraneo e lontano“.
Una clip del podcast è stata pubblicata sull’account TikTok @melrobbins, dove molti commentatori hanno condiviso le ragioni per cui guardano spettacoli di true crime. Uno di loro ha scritto: “Il trauma non è rilassante per me – è la giustizia che i personaggi o le persone reali spesso ottengono e che non ho mai avuto in vita mia”. Un altro ha rivelato: “Mi distrae dal dolore che sento nella mia vita. Non mi piace, reindirizza solo la mia rabbia”. E un altro ancora: “Per me, il bello sta nel risolvere il crimine, nel comporre il puzzle e sistemare il problema“.
Altri commentatori si sono detti d’accordo con la dott.ssa Bryant, ammettendo che da quando hanno iniziato ad andare in terapia e a curare il loro trauma, hanno perso interesse per gli spettacoli di true crime. “Guardavo così tanta di quella roba in tv, ma dopo aver lavorato sodo su me stesso negli ultimi due anni non ce la faccio più”, si legge in un commento, e un altro gli fa eco: “Amavo quel genere e ora che sto guarendo non mi interessa minimamente…”.