Chi prova invidia non riesce a guardare al successo degli altri senza soffrirne, si tratta di persone altamente negative che bisognerebbe non avere vicine nella propria vita
L’invidia non se ne va mai nella vita. Nonostante i successi, i traguardi raggiunti, la forza acquisita, la volontà: una persona invidiosa resterà sempre una persona invidiosa.
Un sentimento che corrode l’anima, che si comporta alla stregua di un virus pronto ad attaccare di nuovo, quando ci si sente sopraffatti. Non se ne andrà mai e complica davvero il rapporto con sé stessi e con gli altri.
L’invidioso, nonostante possa anche raggiungere dei traguardi, non guarderà mai il proprio successo, ma penderà sempre dalla bocca di chi, segretamente, considera migliore di lui. Tutto parte dalla personalità molto debole, un fattore che non si compra al supermercato.
C’è chi è dotato di una propria forza interiore, chi ricerca costantemente una identità, che spesso viene costruita per emulazione un po’di Tizio, un po’ di Caio.
Spesso l’invidioso si veste da brava persona, che vuole sempre prima il bene dell’altro, senza mostrare un minimo d’amor proprio. Un sano egoismo è normale, il voler essere santi e genuflettersi alle altre persone, quasi come fossero divinità, è tutt’altra cosa.
“L’invidia è proprio una brutta bestia”, come il detto popolare tanto ricorda. Un sentimento che nasce da un senso di inferiorità rispetto agli altri, che vengono in gran segreto considerati migliori e invincibili. Un’insicurezza che viene nascosta e difficilmente confessata.
A nessuno piace riconoscersi come invidioso. Ma non è difficile scovare tali persone insicure. Anzitutto tendono sempre a parlare di sé e cambiare discorso quando l’altra persona manifesta ansie o esprime buoni propositi o traguardi raggiunti.
Non perdono occasione di umiliare in pubblico, anche con battute velate, che comunque hanno lo scopo di sminuire. Essendo altamente falsi, fanno finta di adulare, celebrare coloro per cui provano invidia o al contrario tendono a ignorare ciò che di questi ultimi a loro piace.
La conseguenza, però, è che “quella maglia, quel personaggio preferito, quella frase detta” viene assolutamente fatta propria. Molto triste vivere delle esperienze degli altri, dei gusti di chi si imita, non avere, insomma, una propria personalità cui affidarsi.
Tendono, poi, sempre a confrontare la propria vita con quella altrui, andando a tirare le somme su chi ha fatto di più e chi ha fatto di meno. Inoltre, tendono a parlare male sempre, senza accorgersene, proprio di coloro che tanto bramano essere.
L’invidioso è un trasportatore di frustrazione, per questo sarebbe meglio avere poco a che fare con tale influenza negativa che può impattare in maniera deleteria.
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