Molti ragazzi potrebbero essere rimasti stupiti dalla vittoria di Brendan Fraser come Miglior attore protagonista agli Oscar 2023 per “The Whale”. Questo perché Fraser, negli ultimi anni, si era un po’ defilato dal mondo del cinema e della tv, nonostante dalla metà degli anni ’90 in su si fosse affermato come una delle star di riferimento del panorama di Hollywood. La storia di Brendan Fraser è infatti composta da potenti alti e bassi che ne hanno condizionato la carriera.
Gli inizi e la fama
Nato a Indianapolis, Fraser ha viaggiato tantissimo con la famiglia, girando il mondo e l’Europa. Una volta a Londra assistette a uno spettacolo teatrale e cominciò a maturare in lui la voglia di fare l’attore. Il suo esordio cinematografico risale al 1991 nel film “Dogfight – Una storia d’amore”. Dopo anni di relativo anonimato, con piccoli ruoli mai del tutto decisivi, Brendan Fraser comincia a trovare notorietà con la commedia “George – Re della Giungla” (una parodia di Tarzan in cui lui interpreta il protagonista) e il dramma “Demoni e Dei”, che gli vale le prime lodi della critica.
Il ruolo che svolta la carriera cinematografica di Fraser è però quello di Rick O’Connell nella saga de “La Mummia“: Fraser prenderà parte a 3 film da protagonista che sbancheranno tutti il botteghino negli anni rispettivi di uscita. Fraser diventa famosissimo e partecipa ad altri film come le commedia “Sbucato dal passato”, “Indiavolato” e “Looney Tunes: Back in Action” ma anche film più impegnati come “The Quiet American”, che lo vede recitare al fianco di Michael Caine con una performance molto apprezzata.
La caduta e la rinascita
Dopo qualche film di transizione, nella metà degli anni ’90 Brendan Fraser comincia a sparire prevalentemente dal cinema e dalla tv in ruoli importanti. Sembra non trovare più la strada giusta per legare con gli spettatori e con i progetti cinematografici e, in generale, si fa vedere sempre meno. Sarà lo stesso Fraser a spiegare la sua situazione in seguito. Oltre a soffrire di depressione, l’attore denuncerà molestie sessuali ricevute da Philip Berk, ex membro della Hollywood Foreign Press (ovvero l’ente che assegna i Golden Globes). Le molestie risalgono al 2003 ma Fraser ha deciso di denunciare nel 2018. Tali esperienze negative avevano spinto l’attore, di fatto, a ritirarsi nonostante una carriera fino a quel momento molto proficua.
Alla fine, però, Brendan Fraser è rinato dalle ceneri. Dopo anni sul filo del ritiro, l’attore ha cominciato a lavorare di nuovo in qualche produzione importante (come la serie tv “Doom Patrol” e il film “No Sudden Move”) e alla fine ha trovato il ruolo che gli ha cambiato di nuovo la vita nel nuovo film di Darren Aronofsky. Un ruolo che gli è valso sia il Golden Globe (con Fraser che per coerenza non si è presentato alla cerimonia) che il premio Oscar. Una bellissima storia di rinascita per un attore che ora può tornare ad amare il suo mestiere.