L’inchiesta denominata “Angeli e Demoni” esplosa nel mese di Giugno 2019, circa alcuni affidamenti di bambini illeciti nel comune di Bibbiano. Tanto mistero dentro a questa triste vicenda, a cui cercheremo di fare chiarezza per quel che ci è permesso. Condannato in rito abbreviato lo psicoterapeuta Foti, mentre per gli altri imputati, tra cui figura il sindaco del comune emiliano si è proceduto con il rito ordinario.
Le denunce sospette e le prime indagini
Ci troviamo nel 2018, quando la Procura della Repubblica ha notato un aumento sospetto e costante di denunce di abusi sessuali su minori con un unico mittente, il Servizio Sociale dell’Unione dei Comuni della Val D’Enza, tale unione comprende ovviamente anche il comune di Bibbiano. Ma non furono solo la quantità denunce a destare sospetto, ma anche i tantissimi (troppi) provvedimenti di allontanamento (ingiusto) dei bambini dai nuclei familiari.
Sulla base di questo materiale, comincia l’attività investigativa, con annesse telecamere ed intercettazioni che apriranno scenari agghiaccianti.
Bibbiano e il suo centro sociale
Gli inquirenti rappresentano un quadro ben preciso, le denunce sono sempre “tendenziose”, assumono tutte le stesse caratteristiche, ed il filo conduttore di tutto è la struttura “La cura”, con sede a Bibbiano e teoricamente pubblica. Tale centro viene gestito da una onlus denominata “Hansel e Gretel” con sede a Moncalieri, specializzato nel tema degli abusi sui minori.
Il centro veniva operativamente gestito dallo “psicoterapeuta” Claudio Foti (condannato in primo grado a 4 anni di reclusione) e dalla moglie Nadia Bolognini (lei ancora indagata). Nonostante si trattasse di una struttura pubblica, i colloqui con i bambini avvenivano con psicoterapeuti pagati privatamente fino a 130 euro a seduta.
Massimo segreto su tali incontri, ma con un unico risultato, allontanare i bambini dal nucleo familiare di appartenenza.
Saranno decisive proprio le intercettazioni da parte degli investigatori per fermare questo scempio e scoperchiare il vaso di pandora.
Convincere i bambini di fatti mai accaduti
Impressionanti i retroscena venuti a galla dai colloqui, dove l’unico scopo dei dottori era confondere la mente dei bambini, manipolarli e convincerli di aver subito degli abusi in realtà mai accaduti, talvolta modificando anche i disegni fatti dai bambini stessi. Mediante questi squallidi mezzi, riuscivano ad ottenere l’allontanamento dei bambini dalle proprie famiglie e soprattutto a pilotarne l’affidamento.
Federica Anghinolfi, la regista degli affidamenti illeciti
Tra i nomi emersi, compare anche quello della Dirigente dei servizi sociali dell’Unione Val D’Enza Federica Anghinolfi insieme ad un suo uomo di fiducia, Francesco Monopoli assistente sociale, secondo gli inquirenti erano i principali registi degli affidamenti illeciti. Soprattutto sono venute a galla tutte le circostanze in cui la Anghinolfi obbligava gli assistenti sociali a compilare dei verbali falsi, per poter gestire come meglio preferiva, l’affidamento dei bambini, spesso a persone vicine alla stessa.
Nell’inchiesta è coinvolto anche l’ex sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, oggi agli arresti domiciliari.
Il sindaco dell’epoca è stato accusato di abuso d’ufficio e falso, mentre non vi è alcun coinvolgimento in crimini contro i minori.
Il Presidente del Consiglio Meloni non dimentica la vicenda bibbiano
La neo Premier Giorgia Meloni, non dimentica questa triste vicenda assicurando che non ci saranno mai più in Italia altri casi Bibbiano. Che verranno garantiti i controlli necessari per un tema così delicato, capace di recare tanto dolore a famiglie incolpevoli che si sono viste allontanare gli affetti più cari e soprattutto conseguenze quasi permanenti psicologicamente per dei bambini indifesi.
Resta solo da capire cosa c’è veramente dietro questa sconcertante vicenda, parlare di crudeltà è riduttivo, di mancanza di umanità anche. Qual è la motivazione che porta a dei presunti professionisti di macchiarsi di tale barbarie, su questo però non avremo mai risposta.