Il grande attore e regista Sean Penn in questi mesi ha mostrato grande interesse e attenzione per la situazione dell’Ucraina, Paese invaso dalla Russia ormai quasi un anno fa. E proprio a distanza di un anno circa, il popolare attore, 2 volte premio Oscar, presenterà il suo documentario girato proprio in Ucraina durante alcune settimane di guerra. Il film si intitola “Superpower” ed è un racconto degli scorsi mesi che Penn (insieme al co-regista Aaron Kaufman) ha trascorso – in modalità Zoom o nella realtà vera e propria – con il presidente ucraino Zelensky. Il film verrà presentato al Festival del Cinema di Berlino di quest’anno.
Sean Penn e il documentario sulla guerra in Ucraina
Il film sarà presentato a Berlino ma fuori concorso, il giorno 17 febbraio. A parlare del film è stato anche il direttore artistico del festival Carlo Chatrian, il quale ha commentato con positività la scelta di presentare l’opera di Penn a Berlino: “Si tratta di un documentario girato in circostanze difficili, così come di un film che racconta il ruolo dell’arte e degli artisti in tempi complicati”. Quello di Sean Penn non sarà l’unico progetto a tema Ucraina che verrà presentato al Festival. Ci saranno infatti almeno nove film, nel corso della rassegna, che tratteranno il tema.
Questi film coinvolgeranno prevalentemente dei cineasti proveniente proprio dall’Ucraina, con Penn unico straniero presente con un documentario su quanto quella terra sia diventata martoriata in seguito alle bombe.
Le parole dell’attore e regista
Penn, intervistato da Variety in occasione della prima del suo progetto, ha parlato ovviamente della traiettoria di Zelensky, un ex attore comico ritrovatosi presidente di una nazione. Sean Penn ha spiegato che, quando Zelensky è arrivato in politica, la gente sapeva già chi era e ha reagito emotivamente a quel passaggio di ruolo. L’ex Premio Oscar per “Mystic River” ha poi parlato anche del paragone tra Ucraina e Russia, definendolo uno scontro tra Davide e Golia. Al tempo stesso Penn ha lodato l’Ucraina facendo riferimento sempre a questa figura biblica e spiegando che Davide era agile, oltre che pronto a combattere in maniere differenti.
Penn ha parlato anche del suo impegno concreto per l’Ucraina. L’attore non solo ha donato una delle sue statuette vinte agli Oscar al presidente Zelensky ma possiede anche un NGO che si trova sul territorio. L’attore è quindi protagonista di un’inaspettata e strana amicizia con Zelensky, nata purtroppo in circostanze drammatiche ma evidentemente molto forti. “Non posso parlare per lui ma, per quanto riguarda me, già dopo il secondo incontro pensavo di amare quell’uomo”, ha spiegato il noto attore.
Il documentario sarà quindi visibile dal 17 febbraio, almeno per il pubblico della mostra. Si tratta ovviamente di un’occasione ulteriore per far luce sulle atrocità di una guerra che sembra dover durare ancora troppo tempo.